Un libro dal sapore speciale. Il mio primo romanzo. Un libro sul quale avevo iniziato a lavorare più di dieci anni prima della pubblicazione, che era noto in casa editrice da prima ancora che venisse pubblicato La Rossa e le altre, ma che era per così dire stato vittima del successo dei libri che lo avevano preceduto e che, commercialmente, reclamavano ogni volta un seguito. Così andò in produzione solo quando si interruppe la straordinaria striscia di titoli mondiali di Michael Schumacher. La Scuderia è un romanzo storico nel quale si intrecciano una storia di spionaggio e una storia d’amore. La scuderia del titolo è naturalmente la Scuderia Ferrari. La vicenda è ambientata tra l’inverno e la tarda estate del 1936, ma non si tratta della stagione di corse 1936 romanzata. La Scuderia è una storia verosimile e di appurata coerenza storica nella quale i personaggi principali, frutto di fantasia, interagiscono con i protagonisti reali di quell’anno di corse: da Enzo Ferrari a Tazio Nuvolari, da Achille Varzi a Rudolf Caracciola, Stuck, Rosemeyer e gli altri cavalieri del rischio di Mercedes, Auto Union, Bugatti, Maserati e naturalmente Alfa Romeo. La trama fa leva sull’importanza a livello di propaganda politica tra le nazioni delle corse in automobile in quegli anni che portarono allo scoppio della seconda guerra mondiale. In particolare il 1936 è l’anno in cui si alterano gli equilibri politici europei, motivo del contendere della vicenda narrata. Sullo sfondo degli avvenimenti politici e sportivi si dipana una storia d’amore che non manca anch’essa di suscitare ansie, interrogativi e dubbi e che a un certo punto si intreccia e diventa parte della vicenda principale.
La Scuderia uscì in libreria il 1° dicembre del 2009 – un martedì. Io all’epoca lavoravo a Modena e tornavo a casa a Milano solo il venerdì. Per incredibile che sia – e io me ne meraviglio ancora oggi – non feci un salto a casa né quel giorno né in quelli a seguire, ma aspettai pazientemente che arrivasse venerdì prima di stringere per la prima volta nella mani il mio primo romanzo. Non saprei spiegare perché. Forse, come il personaggio principale del romanzo, ricordavo pure io il Montale della IV ginnasio e quel suo “nell’attendere è gioia più compita.” Posso solo aggiungere che ogni libro che scrivi è una cosa particolare, ma un romanzo è tutta un’altra cosa ancora. La Scuderia venne presentato in anteprima nazionale venerdì 11 dicembre in Palazzo comunale a Cremona e poi, il giorno successivo, al Caffè dell’Orologio di Modena. Ma la vera spinta a livello commerciale arrivò il giorno dopo ancora, quando il TG1 Rai le dedicò un servizio di quasi due minuti. L’esposizione mediatica di quel servizio del telegiornale fu tale che, la settimana successiva, il libro andò esaurito. E la seconda edizione, qualche settimana più tardi, uscì con una fascetta gialla che diceva: “10.000 copie in una settimana.”