Una sorta di ritorno al futuro, o meglio, di ritorno al libro dei miei esordi – e di quelli dell’amico Umberto Zapelloni. Vent’anni dopo il successo de La Rossa e le altre, e sempre per Baldini+Castoldi, nella tarda estate del 2020, siamo infatti usciti con Il grande libro della Formula 1. Il volume di vent’anni prima è ricordato esplicitamente nel sottotitolo: La Rossa, le altre e un romanzo lungo settant’anni. Detto per inciso, nel solco di Alexandre Dumas, mentre lo scrivevamo Umberto ed io ci riferivamo scherzosamente a questo libro come a La Rossa e le altre vent’anni dopo. La prefazione è un regalo che ha voluto farci Charles Leclerc, il nuovo idolo delle folle ferrariste, alla sua seconda stagione con il Cavallino.
Era l’autunno del 2000 quando Umberto e io pubblicammo il nostro primo volume. Si intitolava La Rossa e le altre e ancora oggi, quando presento un nuovo libro, ci sono lettori che arrivano con copie di quel primo lavoro chiedendomi di autografarlo. E so per certo che lo stesso accade anche ad Umberto. La Rossa e le altre raccontava mezzo secolo di storia dei campionati del mondo di Formula 1. Il grande libro della Formula 1 porta il lettore ai giorni nostri, vale a dire fino alla stagione 2020 compresa: il libro abbiamo dovuto chiuderlo prima della fine della stagione per ragioni tecniche – altrimenti non saremmo mai usciti per il periodo dello shopping natalizio – ma, attraverso un codice speciale, il lettore poteva accedere al sito della B+C e scaricare le pagine che abbiamo scritto sui gran premi che restavano da disputare nel momento in cui abbiamo consegnato il manoscritto.
In questo nuovo volume Umberto ed io abbiamo di fatto ripreso il discorso dove lo avevamo interrotto con La Rossa e le altre e con i due seguiti che erano usciti, sull’onda del successo di quel primo libro, nei tre anni successivi: La Rossa dei record (2002), Una leggenda che continua (2003). Il risultato è un’opera di 1300 pagine (sì, è corretto: duecento pagine in più di Ferrari Rex…!) nel quale ripercorriamo insieme al lettore i primi 70 anni di storia del campionato del mondo di Formula 1. Mille e trecento pagine per rivivere l’incredibile storia della Formula 1 dal 1950 al 2020. Così, ai Fangio e ai Clark, agli Stewart e ai Lauda, ai Villeneuve e agli Alboreto, ai Prost e ai Senna che sono i grandi protagonisti di La Rossa e le altre abbiamo aggiunto ora l’intera epopea dei cinque titoli di Schumacher con il Cavallino, la straordinaria stagione mondiale di Raikkonen, la beffa perpetrata ai danni di Massa, i titoli e i record di Alonso, le quattro corone iridate di Vettel, l’inarrestabile crescita di una leggenda chiamata Hamilton. Per non parlare dell’avvicendamento al vertice della Ferrari: finisce con un terremoto l’era Montezemolo ed inizia, “con il più classico dei golpe,” l’era Marchionne. Che terminerà improvvisamente, come sappiamo, con la morte prematura dell’uomo che ha sconquassato la Ferrari, ma ha salvato la FIAT, cosa che in tanti pensavano impossibile – acquistando strada facendo la Chrysler…
Lo stile del racconto è lo stesso che il lettore ha trovato in La Rossa e le altre. Non ci sono iperboli, non ci sono concessioni al lirismo. Le corse sono una realtà spesso cruda, che abbiamo scelto di raccontare senza abbellimenti di sorta. I fatti sono raccontati come li abbiamo raccolti e, nelle stagioni a noi più vicine, come li abbiamo visti e vissuti. Nello scrivere Il grande libro della Formula 1 abbiamo continuato a privilegiare la cronaca, convinti che il lettore, nel momento in cui gli vengono presentati i fatti, possa formarsi la propria opinione di questo o quel personaggio, di questa o quella situazione. E abbiamo scelto di privilegiare il racconto in prima persona dei protagonisti: dichiarazioni spesso rilasciate a caldo che, senza la patina e la saggezza normalmente indotta dal tempo (o della ragion di stato), fotografano la situazione per quella che è o, quantomeno, per quella che i protagonisti hanno visto e vissuto.
La 1300 pagine di Il grande libro della Formula 1 sono divise in sei sezioni, ciascuna delle quali dedicata a un decennio della Formula 1 – le 20 stagioni degli anni Duemila sono state raggruppate in un unico insieme. Ogni sezione è divisa in singoli capitoli riservati a ciascuna stagione di corse. All’interno di ogni capitolo abbiamo poi diviso la narrazione in blocchi per meglio scandire il trascorrere del tempo e il dipanarsi della vicenda in tutti i suoi risvolti. Un veloce esempio: nella sezione Gli anni Duemila, il capitolo dedicato alla stagione 2018, intitolato Hamilton come Fangio, è diviso in sei blocchi, rispettivamente intitolati: Lotta ad armi pari, Sorpasso e controsorpasso, Esce di scena Marchionne, Il dopo-Marchionne, Guerra intestina, El Chueco. Come gli appassionati sanno, El Chueco era il soprannome del divino Fangio, che Hamilton affianca a partire dal termine della stagione 2018 per numero di titoli di campione del mondo conquistati, sulla strada per i sette di Schumacher.
Rilavorare sugli anni che avevamo già visitato in La Rosse e le altre ha riportato alla mente emozioni di tanto tempo fa. Ma devo ammettere che è stato bellissimo scrivere gli ultimi capitoli perché, durante la ricerca e la stesura, è nato un rapporto di complicità sportivo-professionale con mio figlio Nicolò, che è un grande appassionato di Formula 1. Prima di iniziare a scrivere i vari capitoli, con lui passavo in rassegna gli avvenimenti più importanti della stagione di cui stavo per scrivere. Poi, ogni sera, gli leggevo le 1.500, 2.000, 2.500 parole che avevo scritto quel giorno. E lui ascoltava, interveniva, dava suggerimenti, chiedeva magari di specificare meglio un punto. Così, per varie settimane. Un bel modo, tra l’altro, di sconfessare l’incubo del lockdown della primavera scorsa.
Resta il piacere di scrivere a quattro mani con Umberto. Penso sia raro per due scrittori essere in simbiosi, quando lavorano a un progetto comune, come capita a noi due quando scriviamo insieme. E difatti, qualche mese dopo aver consegnato il manoscritto del Il grande libro della Formula 1, ci siamo messi di nuovo al lavoro su un altro progetto – il racconto della permanenza in Ferrari di un pilota a noi molto caro.