L’uscita di un nuovo libro è di regola seguita da una serie di eventi di presentazione, che di norma mi portano in giro per varie parti d’Italia. O, come nel caso di Ferrari Rex e delle sue varie edizioni internazionali, in giro per il mondo. Americani e inglesi lo chiamano Book Tour. Più nello specifico: Book Signing Events. Noi italiani, più pudicamente, le chiamiamo ‘presentazioni.’ Ma di questo si tratta: incontrarsi in un luogo predefinito con lettori o potenziali lettori, raccontare in breve il libro, rispondere alle domande della platea, firmare le copie che il pubblico acquista o prima dell’inizio della tua chiacchierata o al suo termine. E’ sempre una festa – e non solo perchè in ogni evento si vendono libri. E’ l’entusiasmo della gente che ti conquista, che ti ripaga, che ti dà le soddisfazioni più grandi. Il poter condividere con una platea di persone competenti un argomento che appassiona te così come appassiona loro. Il mio unico problema – ma che al pubblico sembra fortunatamente non interessare, è che la parola ‘breve’ nel mio vocabolario non esiste quando inizio a parlare di argomenti che mi appassionano come quelli che ho trattato in un libro. Nel tour americano di Ferrari Rex parlavo di solito per un’ora, un’ora e dieci prima che l’agente della Casa editrice che mi accompagnava ovunque mi facesse segno di interrompere per iniziare a rispondere alle domande del pubblico. In Italia ho notato che le mie presentazioni di solito non vanno oltre i quaranta, quarantacinque minuti. Non saprei dire perchè negli Stati Uniti parlo di più rispetto a quando presento un libro in Italia. Immagino non ci sia una ragione precisa.
Gli ultimi due Book Tour, quello per Ferrari Rex e per La congiura degli innocenti sono stati delle specie di tour de force per il numero degli eventi, spesso molto vicini tra loro. Ma sono stati entrambi fonte di grande soddisfazione per il libro e per l’autore a livello personale.
Il tour di promozione di Ferrari Rex è iniziato pochi giorni dopo l’uscita del libro nelle librerie italiane, ai primi di settembre del 2016. Come primo incontro ho scelto la zona del cremonese, terra amica, dove ho subito avuto una graditissima sorpresa. Tra il pubblico quella prima sera a Soresina c’era anche un grande maestro di giornalismo, l’amico Antonio Leoni, che sarebbe scomparso l’estate successiva. Quel suo volerci essere è stato il suo ultimo regalo a un amico, che ha apprezzato moltissimo.
Dopo l’anteprima cremonese, il primo evento ufficiale del tour è stata l’anteprima nazionale. A Modena, a casa Pavarotti, ospiti di Nicoletta, la moglie del più grande tenore del mondo. Sapevo sin dall’inizio che volevo che l’anteprima nazionale fosse a Modena, la città di Ferrari. Ma per qualche motivo non volevo farla nei due musei Ferrari, quello storico di Maranello e quello ultra-moderno di Modena. Mi spiaceva naturalmente per i tanti amici che ancora avevo e ho alla Ferrari, che avrebbero desiderato che il lancio del libro avvenisse da loro. Ma per qualche motivo mi sembrava una cosa per così dire scontata presentare un libro su Enzo Ferrari a casa di Enzo Ferrari – o a Maranello. Sapevo di volerla fare a Modena, ma volevo un posto diverso. Così la richiesta a Nicoletta di poter organizzare la presentazione da lei, nella casa in cui ha vissuto con il Maestro e Alice.
Una cara amica, Nicoletta. Una serata indimenticabile tra i muri della casa del Maestro, con Paolo Andreoli al piano a ripercorrere musicalmente alcuni momenti importanti della vita di Enzo Ferrari attraverso melodie che sapevo o semplicemente ipotizzavo potessero piacergli. Catering di Cesare Clo ed Europa 92, il ristorante nel giardino accanto. Tanti ospiti, tanti amici. La stampa come primo momento della serata. Gli straordinari Antonio Ghini, Mauro Forghieri e don Ruspa tra gli altri. Le tre comunità della mia vita: i cremonesi, i milanesi e i modenesi. E dagli Stati Uniti, un amico dei tempi dell’università.
Con gli amici di una vita, sempre presenti alle mie anteprime.Poi, in rapida successione, Bologna, Piacenza, Modena e Mantova prima della fine di quello stesso mese di settembre. Mentre le recensioni sulla stampa si susseguivano e l’interesse per il libro e il pubblico alle presentazioni aumentava. E uno straordinario pomeriggio nella bottega in corso Canal Grande a Modena di Massimo, il barbiere del Drake. Con ospiti a me cari come la moglie dell’indimenticato e da me mai abbastanza ringraziato Franco Gozzi, Lauro Malavolti e Beppe Zagaglia. E dal Giappone, l’amico giornalista Shiniki Ekko – che non è venuto dal Giappone per la presentazione ma che, trovandosi in Italia, non ha voluto mancare.
Poi ottobre: Ferrara, due volte Cremona, Faenza e Castel San Giovanni. Quindi novembre: Parma, Correggio, due volte Milano (una nell’ambito di Book City), Crema e Marano sul Panaro. Soprattutto Marano sul Panaro, la cittadina dove è nata la mamma di Ferrari. Una serata dal sapore speciale nella casa in cui nacque Adalgisa Bisbini, a ripercorrere l’universo femminile nella vita di Enzo Ferrari. Poi dicembre e il nuovo anno. Con presentazioni dopo presentazioni mentre Ferrari Rex era oggetto di attenzione da parte di RAI 1 e Canale 5. Un tour che ha visto un’apparizione a St. Moritz nello splendido contesto di Passione Engadina, che è proseguito fino alla fine del 2017, e che si è concluso con un’ultima data a Modena, dove tutto è iniziato, nel giugno del 2019.
In mezzo, la presentazione del libro in lingua spagnola a Città del Messico ai primi di ottobre del 2018. Una serie di interviste da una parte all’altra di quella bellissima e straripante capitale – ospite di quotidiani, riviste e reti televisive di respiro nazionale. E una serata dai contorni magici nella sede di Ferrari Mexico, preceduta da una affollatissima conferenza stampa. Per concludere, la ciliegina sulla torta: una serata all’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico, a poche decine di metri dalla casa di Frieda Kahlo.
E poi il tour americano con l’edizione in lingua inglese di Ferrari Rex: Detroit, Boston, Philadelphia, Long Island e New York. Ospite di concessionari Ferrari, di un incredibile Museo dell’automobile, di collezionisti di auto italiane e del Dipartimento di lingua e cultura italiana della NYU, la New York University.
In realtà gli Stati Uniti hanno continuato ad essere un palcoscenico importante per Ferrari Rex anche nel corso del 2019 e nella prima parte del 2020, quella in cui la vita procedeva con il ritmo di sempre prima dello scoppio della pandemia. Nel mese di novembre del ’19 sono stato ospite del Ferrari Club of America per il loro raduno annuale, che ha avuto luogo a Scottsdale, nella bellissima, arida e assolata Arizona.
Tre serate con tanto pubblico al termine di altrettante giornate ricche di avvenimenti e di attività. Tantissimi entusiasti Ferrari. Tanti volti noti. Collezionisti, appassionati. Alcuni di loro erano stati ospiti a qualcuna della serate che avevo fatto l’autunno precedente sulla costa orientale degli Stati Uniti. Un successo per il libro e per il suo autore. Gli americani sanno farti sentire a casa loro. Quante persone, quanti lettori, quanti clienti o collezionisti Ferrari mi hanno ringraziato per aver scritto Ferrari Rex…? Un numero ragguardevole davvero. Una cosa da non credere. L’ultima sera a Scottsdale, terminati i libri perchè proprio non ce n’erano più, mi sono ritrovato a firmare biglietti da visita… Stessa situazione poco meno di tre mesi dopo, a Palm Beach in Florida, nel contesto della 29ma edizione del Cavallino Classic, il raduno Ferrari forse più celebre al mondo. Ancora tanto interesse verso la mia biografia di Enzo Ferrari e tanta generosità verso il suo autore. Nel momento in cui i libri finirono, ci fu chi lo ordinò su Amazon e, il giorno successivo, mi chiese di autografarglielo. Momenti straordinari all’insegna di un uomo che non tramonterà mai.
Nel frattempo in Italia era uscita La congiura degli innocenti. Le prime due presentazioni le ho fatte nello stesso giorno di inizio ottobre, una domenica. La mattina in Sicilia, il pomeriggio al Museo Storico dell’Alfa Romeo ad Arese. Una sorta di viaggio d’Italia con l’Alfa Romeo come comune denominatore. A metà ottobre, a Milano, nell’esclusivo ed elegante Showroom di Forte_Forte del mio amico Filippo Cavalli, la presentazione ufficiale. Quella che io chiamo la ‘mia’ presentazione. Quella che per Ferrari Rex ho organizzato a Casa Pavarotti. Un momento nel quale sono io a decidere il luogo, il formato della presentazione, gli invitati, i protagonisti. Ho scelto Milano per l’Alfa Romeo e uno showroom con mattoncini a vista all’inglese per la Brabham e per Bernie Ecclestone. Le due anime del libro: Alfa e Brabham, gli italiani e gli inglesi, Chiti ed Ecclestone. Come a Modena tre anni prima, Paolo Andreoli al piano a sottolineare con la musica del suo pianoforte le atmosfere degli anni Settanta che fanno da sfondo al libro: da David Bowie agli Abba, da Elton John a Rod Stewart. Conduttore della serata, l’amico Gigi Vignando di ‘Griglia di partenza.’ Ospite con me sul palco, insieme a Gigi, il grande Bruno Giacomelli, uno dei protagonisti della vicenda che narro nel libro. Ospite a sorpresa, Renato Ronco, che quegli anni visse da giornalista e commentatore televisivo – un amico. Un tesoro nazionale. Ho detto a Gigi prima di iniziare: “Teniamo la chiacchierata sui 40 minuti.” Invece abbiamo conversato per un’ora e venti senza che l’interesse in sala calasse. Merito della conduzione di Gigi, dei ricordi di Bruno, della magia della voce di Renato. Una bella serata con tantissimi amici in sala.
Poi il via a una cavalcata in giro per l’Italia. Con fermata a Cremona, naturalmente. Al Cavec, in quello che è stato l’ultimo appuntamento da presidente dell’amico Alfredo Azzini, la settimana dopo l’inaugurazione della targa che la città di Cremona, grazie al Cavec e soprattutto ad Alfredo, ha dedicato all’amico e maestro Gino Rancati, il grande giornalista e scrittore. Solo la pandemia ha fermato quella che doveva essere l’ultima serata, a fine marzo, con Bruno Giacomelli, nella sua Brescia. Ma l’appuntamento bresciano con Bruno è stato solo rimandato e ha finalmente avuto luogo nel giugno del 2022. Diventando, con la complicità di Bruno, la mia presentazione più lunga di sempre: Libreria Gilena, inizio alle 18:30, termine alle 22:45. Che serata!